Registro trattamenti elettronico: in vigore dal 28 gennaio

L’obbligo di registrazione elettronica dei trattamenti, entrato in vigore dal 28 gennaio, è stato prorogato al 30 aprile 2022 in alcuni casi specifici. Ancora tanta collaborazione per la fase di start up, in attesa del decreto del Ministero che definirà anche le sanzioni

L’obbligo di registrazione elettronica dei trattamenti, entrato in vigore dal 28 gennaio, è stato prorogato al 30 aprile 2022 nei casi specifici di mancata interoperatività tra i sistemi informatici privati e Vetinfo. Ad ogni modo, nelle settimane scorse si sono tenute diverse iniziative on line per affiancare gli allevatori in questo delicato passaggio, tra queste gli appuntamenti organizzati da Confagricoltura Piacenza in sinergia con l’ordine dei Veterinari e l’azienda Ausl. Molteplici e ben organizzate, in particolare, anche le sessioni formative della Regione Emilia-Romagna, nello specifico dal Servizio prevenzione collettiva e Sanità pubblica - Area sanità veterinaria e Igiene degli alimenti, che ha ripetutamente tenuto corsi di formazione on line le cui registrazioni sono rese disponibili e quindi ulteriormente fruibili cliccando qui. L’ultimo appuntamento si è tenuto il 24 gennaio, 527 partecipanti tra allevatori e veterinari si sono collegati per un confronto con i dirigenti veterinari regionali mirante a chiarire gli ultimi aspetti e passaggi ancora forieri di qualche dubbio interpretativo e operativo. L’appuntamento ha visto gli interventi di Giovanna Trambajolo e Chiara Casadio della Regione Emilia-Romagna, che si sono avvalse della collaborazione di alcuni veterinari aziendali, liberi professionisti o dipendenti di filiere, esperti nelle registrazioni dei trattamenti per i loro allevatori: Ilaria Marani, Andrea Campani con i suoi collaboratori Simone Cigarini e Margherita Rambaldi, Lorenzo Calisesi, Paolo Cappuccio, Diego Da Ros e Annalisa Scollo.

In attesa del regime sanzionatorio

«Il registro elettronico diventerà obbligatorio – ha subito chiarito Trambajolo - ma il Decreto del ministro della Salute che definirà i criteri e le modalità operative delle registrazioni è di prossima uscita. In assenza del decreto, di fatto non esiste il regime sanzionatorio, ma quello che ci sentiamo di consigliare agli operatori in queste settimane di passaggio è comunque ci cercare di operare da subito con le nuove modalità, così da impratichirsi e segnalare eventuali residuali anomalie riscontrate nel sistema».

«Analogamente a quanto avvenuto per la ricetta veterinaria elettronica e soprattutto nei casi in cui il mancato adempimento delle registrazioni è dovuto a difficoltà con i sistemi – hanno ribadito i medici veterinari funzionari della Regione - si cercherà di mantenere un approccio costruttivo. Il rinnovato invito è quello di iniziare a utilizzare il sistema anche per segnalare eventuali ulteriori possibili migliorie in questa fase di start up e di collaborare con i Servizi veterinari territoriali per risolvere le problematiche».

Registrazione all’account semplificata

L’accesso e la registrazione dell’account al sistema sono stati ulteriormente semplificati con un intervento del 17 gennaio prevedendo l’attivazione automatica del profilo “farmaco” per i proprietari/detentori delle aziende zootecniche che hanno già un account attivo in Bdn (Banca dati nazionale). Per chi non ha mai attivato un account per Vetinfo, ma è comunque registrato in Bdn, è possibile richiedere un accesso semplificato, utilizzando lo Spid: in questo caso il sistema rilascia le credenziali al termine della registrazione senza passare dai servizi veterinari per la validazione. Per chi, invece, non è dotato di alcun account è necessaria la procedura completa di richiesta credenziali su www.ricettaveterinariaelettronica.it.

«L’attivazione del registro elettronico dei trattamenti è automatica al momento della prima registrazione da parte del proprietario/detentore o del medico veterinario – ha sottolineato Casadio –: Il sistema prevede inoltre la modalità di registrazione semplificata per alcuni medicinali con tempi di attesa zero e per i quali è sufficiente procedere dalla voce del menu del veterinario “scarico per trattamento semplificato”». Questa modalità può essere utile in una serie di somministrazioni, ma non nel caso di applicazioni per uso in deroga. Per le somministrazioni in deroga è necessario procedere con un una registrazione ordinaria, indicando il tipo di deroga tramite l’apposita tendina.

Possibile delega per operare

Di fronte alla possibilità di conferire delega per operare sul registro, le relatrici hanno ribadito quanto riportato anche nell’addendum al manuale operativo della ricetta elettronica veterinaria, scaricabile dal sito del ministero: il conferimento della delega è auspicabile che riguardi persone fisiche giuridicamente collegate al proprietario/detentore e/o persone fisiche che hanno una responsabilità diretta nella gestione e nella cura degli animali. Sconsigliato, dunque, delegare associazioni che per forza di cose non possono avere personale presente in stalla.

Al momento non è proprio possibile incaricare altri delegati oltre quelli sopra specificati e in prospettiva resta comunque un’opzione sconsigliata – hanno sottolineato le relatrici – perché i trattamenti vanno registrati nel giro di 48 ore e la responsabilità di eventuali non conformità resta in capo al proprietario o al detentore. Chi può essere veramente d’aiuto all’allevatore è anche in questo caso il veterinario aziendale o incaricato che può operare direttamente sul registro elettronico dei trattamenti sia se è il responsabile della scorta autorizzata, sia se è associato all’allevamento senza scorta, sia se è il professionista che ha emesso la ricetta.

«Il rispetto dei tempi di registrazione dei trattamenti passa necessariamente per la contestuale registrazione della fornitura del medicinale veterinario e/o del mangime medicato all’atto della vendita; questo adempimento è in capo ai farmacisti, al momento dell’acquisto del farmaco in farmacia o presso il grossista. Altra notazione importante: il registro elettronico è valido e unico per tutti i medicinali soggetti a prescrizione, compresi gli ormoni somministrati per i trattamenti terapeutici o zootecnici; non esiste più differenza quindi nel sistema informativo tra il registro verde dei trattamenti e quello rosa degli ormoni».

Registro elettronico, monitoraggio costante

Nel corso dell’incontro è stato ricapitolato come effettuare la registrazione delle somministrazioni e lo scarico dei farmaci utilizzati, come controllare la giacenza e come utilizzare i protocolli terapeutici previsti dal veterinario aziendale. Il sistema informativo di fatto dematerializza il registro dei trattamenti cartaceo e dovrebbe, superate le difficoltà iniziali, aiutare ad avere una fotografia costantemente aggiornata della disponibilità di farmaci nell’armadietto, se presente la scorta aziendale, e a monitorare più facilmente le somministrazioni.

«Particolarmente utile in questa fase di avvio – ha sottolineato Ilaria Marani – è l’operazione di allineamento delle rimanenze e delle giacenze. Consente di creare il punto zero ripulendo il sistema dalle eventuali incongruenze tra sistema informativo e quello che c’è effettivamente in allevamento. È un’operazione consigliata, che gli allevatori possono eventualmente fare limitatamente alle rimanenze di medicinali, mentre i veterinari associati all’allevamento e responsabili della scorta (se presente) possono operare sia per le rimanenze che per le giacenze della scorta eventualmente non ancora scaricate. L’allineamento può essere effettuato una volta sola ed è irreversibile».

La funzionalità di allineamento delle rimanenze è disponibile per gli allevamenti senza l’autorizzazione alla tenuta delle scorte di medicinali veterinari, per i quali non esisteva l’obbligo di scaricare informaticamente le rimanenze di medicinali veterinari al termine delle prescritte terapie effettuate mediante flaconi multi-dose o confezioni multiple, ovvero le rimanenze dovute all’interruzione della terapia prescritta o a sopraggiunta modifica della stessa. Tale allineamento consente di avviare l’utilizzo del registro elettronico dei trattamenti con una rimanenza reale dei medicinali veterinari rispetto a quella registrata a sistema. Come detto, invece, l’allineamento delle giacenze va effettuato un’unica volta dal veterinario per avere una fotografia aggiornata e reale da cui partire relativamente all’armadietto delle scorte di medicinali.

Registrazione “Indicazione terapeutica da scorta”

Tra le possibilità introdotte dal sistema vale la pena soffermarsi anche sulla registrazione “Indicazione terapeutica da scorta” che consente ai veterinari lo scarico dalla propria scorta e la registrazione della somministrazione di farmaci in loro possesso.

Gestione dei medicinali in Ue: in vigore il nuovo regolamento

«Dal 28 gennaio è in vigore il nuovo regolamento europeo che va a normare la gestione dei medicinali veterinari nell’Ue», hanno ricordato le relatrici.

Proprio il 27 gennaio la Direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute ha emanato una nota esplicativa sull’applicazione del regolamento (Ue) 2019/6 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, relativo ai medicinali veterinari e che abroga la direttiva 2001/82/Ce. Il regolamento reca nuove disposizioni relativamente alle autorizzazioni, alla fabbricazione e all’immissione in commercio, alla distribuzione, alla prescrizione e all’impiego dei medicinali veterinari e prevede nuovi criteri per i controlli e le ispezioni che in linea generale trovano immediata e compiuta applicazione mentre alcuni aspetti sono demandati alla regolamentazione da parte degli Stati membri. Si rende però necessario un intervento normativo a livello nazionale che comprenda sia gli ambiti lasciati alla regolamentazione nazionale sia gli aspetti che necessitano di un’armonizzazione delle norme europee con quelle nazionali attualmente vigenti; di queste, in particolare, ve ne sono alcune che contrastano con le norme europee e non saranno pertanto più applicabili. La nota fornisce alcuni chiarimenti e criteri operativi per la fase transitoria. L’emanazione di una normativa di adeguamento delle disposizioni regolamentari, tra l’altro, sarà possibile solo dopo l’approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea - Legge di delegazione europea 2021”, attualmente assegnato alla 14ª Commissione permanente del Senato.

La nota ministeriale non entra nel merito della registrazione elettronica dei farmaci che è comunque operativa.

«Con l’entrata in vigore del regolamento n. 2019/6 – hanno ricordato le relatrici - i trattamenti con antibiotici non potranno più essere effettuati come profilassi di massa, sarà invece consentito un trattamento che riguarda un gruppo di animali quando la malattia è già stata diagnosticata per impedirne la diffusione al restante effettivo. In concreto, risulta a volte difficile definire precisamente il gruppo. In tal senso linee guida specifiche saranno utili, nelle more del decreto attuativo nazionale atteso entro l’estate, per definire i criteri da utilizzare per i trattamenti di gruppo». La Regione Emilia-Romagna, a questo proposito, ha recentemente revisionato le proprie linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti bovini e sta lavorando a quelle per gli allevamenti suini. Si spera di avere un documento a breve.

Gli emendamenti approvati presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio sono stati introdotti a metà febbraio, successivamente alla chiusura del periodico. Per questo motivo nella rivista cartacea non se ne fa menzione.

Registro trattamenti elettronico: in vigore dal 28 gennaio - Ultima modifica: 2022-02-22T17:39:27+01:00 da K4

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