Il Mipaaft con il dm 12699 del 7 marzo 2019 ha approvato i nuovi disciplinari e norme tecniche per l’attuazione dei programmi genetici delle diverse razze suine.
L’aggiornamento si è reso necessario, per rispettare le previsioni del Regolamento UE 2016/1012, in vigore dal 1 novembre 2018, e del D.Lgs 52/2018 che ha sostituito la Legge 30/91.
Sulla base dei predetti provvedimenti Anas è l’Ente Selezionatore italiano delle razze suine ed è autorizzata ad attuare i diversi programmi genetici di razza sull’intero territorio della Repubblica italiana.
Di seguito una sintesi schematica degli aspetti che caratterizzano il nuovo assetto dell’attività.
Programmi genetici
Sono divisi per scopo:
- Miglioramento nel caso delle razze Large White italiana, Landrace italiana e Duroc italiana.
- Conservazione per le razze autoctone Apulo Calabrese, Casertana, Cinta senese, Mora romagnola, Nero siciliano, Sarda, per le razze estere Pietrain e Spot, e per la razza di nuova costituzione Nero di Parma.
Questa distinzione sostituisce la precedente tra razze iscritte al Libro genealogico, che erano interessate da un programma di miglioramento genetico, e razze iscritte al Registro anagrafico che erano interessate da un programma di conservazione. In attuazione del Regolamento UE 2016/1012 i suini di tutte le razze sono iscritti al Libro genealogico.
Finalità, criteri e strumenti dei programmi genetici
Finalità, criteri e strumenti per il miglioramento genetico delle tre razze per il suino pesante: Large White italiana, Landrace italiana e Duroc italiana, e quelli per la conservazione delle altre razze sono confermati e rafforzati.
Iscrizione suini di razza pura
I suini vengono iscritti nel Libro genealogico che è articolato in Sezioni e Classi di merito:
- Sezione principale, distinta nella classe: “base” riguardante il giovane bestiame, “femmine in selezione”, “maschi in selezione”, con le sottoclassi dei verri IA selezione e IA diffusione.
- Sezioni supplementari. Una “transitoria” per la registrazione dei suini con genealogia incompleta, ed una “anagrafica” per la registrazione e tracciabilità di suini appartenenti alla razza, destinati all’ingrasso. Questa sezione è prevista per le sole sei razze autoctone e per la Nero di Parma, col fine di permettere la valorizzazione del prodotto finale attraverso l’attestazione dell’appartenenza alla razza.
Diritti e doveri allevatori
I diritti e i doveri degli allevatori e le modalità di risoluzione delle controversie sono precisamente regolamentati.
Standard di razza
Sono stati perfezionati con l’indicazione per ogni razza di alcuni genotipi, oggetto dell’attività del progetto Suis. Si tratta di marcatori Dna del colore del mantello, del numero di vertebre, del numero di mammelle, del gene RYR “alotano” ed altro.
Inoltre, sono precisamente descritti i caratteri e di genotipi incompatibili con i criteri identificativi della razza.
Requisiti per i verri di FA
Sono stati confermati i requisiti genetici in uso e per quanto riguarda le razze Large White italiana e Landrace italiana è stata ulteriormente alzata l’asticella, prevedendo che le loro madri appartengano alla classe di merito “femmine selezionate”, il cui Indice prolificità deve essere almeno pari a + 1,00.
Altri aspetti operativi
Le modalità per l’identificazione dei suini, per la partecipazione alle prove in stazione da parte degli allevamenti iscritti e per l’accertamento degli ascendenti sono descritte nelle Norme Tecniche.
I testi del Disciplinare per l’attuazione dei programmi genetici della specie suina, del Disciplinare per le prove in stazione e delle Norme Tecniche sono consultabili e scaricabili al seguente Link del portale istituzionale: http://www.anas.it/html/lg_v2_01.htm.
L’articolo è pubblicato sulla Rivista di Suinicoltura n. 4/2019
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