Aprile: 1,307 euro/kg il prezzo del suino pesante

prezzo del suino pesante aprile 2019
Segnali positivi per il mercato. «Attenzione però a non cadere in facili illusioni - afferma Gabriele Canali - rimane urgente affrontare i problemi strutturali della filiera»

Aprile appare positivo per il mercato dei suini da macello. In particolare per la tipologia pesante il prezzo medio mensile dei suini pesanti destinati al circuito tutelato e stato pari a 1,307 euro/kg, corrispondente a un +13% su base mensile. Le quotazioni risultano comunque inferiori a quelle del 2018 infatti la variazione tendenziale è pari a -10,4%.

Anche per quanto riguarda i suini leggeri si registra un andamento dei prezzi simile: la quotazione media mensile dei suini da macello destinati al circuito tutelato di peso 144-152 kg e 152-160 kg è stata pari rispettivamente a 1,217 euro/kg (+14,1%) e 1,247 euro/kg (+13,7%). Pure in questo caso però la variazione tendenziale resta negativa per tutte le tipologie di prodotto considerate.

Nel periodo considerato ritroviamo lo stesso trend per le quotazioni dei suini leggeri da macello destinati al circuito non tutelato; in particolare, per quelli di peso 90-115 kg, il valore è stato di 1,085 euro/kg (+18,5%). E va sottolineato che anche per questa tipologia mercantile le variazioni tendenziali sono state negative.

Partendo da questi dati di mercato, dal punto di vista della redditività dell’allevamento suinicolo italiano l’indice Crefis conferma un aprile positivo, segnando un +13,4% rispetto a marzo. A generare questa favorevole situazione sono appunto stati i prezzi in salita dei capi da macello, ma anche il calo dei costi delle materie prime per l’alimentazione. Situazione d’altra parte solo congiunturale perché il dato tendenziale di redditività (cioè rispetto all’anno scorso) segna -6,3%.

«Se da un lato i dati di mercato e di redditività della suinicoltura sono positivi, dall’altro non dobbiamo cadere in facili illusioni – sottolinea Gabriele Canali, direttore del Crefis. Il momento favorevole che stiamo vivendo è infatti dovuto a fattori esterni, e precisamente a un picco di domanda di origine cinese causata da gravi criticità sul fronte sanitario interno. Rimane dunque quanto mai urgente – prosegue Canali – affrontare i problemi strutturali della filiera».

Tab. 2 - Prezzi suini italiani: aprile 2019
Cun suini e suinetti

Medie
mensili
(€/kg)
aprile 2019

Variazioni %
apr. 2019/    mar. 2019

apr. 2019/
apr. 2018

Suini da macello - circuito tutelato
144-152 kg

1,217

+14,1

-11,1

152-160 kg

1,247

+13,7

-10,9

160-176 kg

1,307

+13,0

-10,4

Suini da macello - circuito non tutelato
90-115 kg

1,085

+18,5

-2,1

144-152 kg

1,145

+17,4

-2,0

152-160 kg

1,175

+16,9

-2,0

160-176 kg

1,235

+15,9

-1,9

Suinetti
7 kg (euro/capo)

50,000

-3,7

-21,1

30 kg

2,832

+4,7

-25,5

Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento  

In ribasso i risultati economici della macellazione

Le quotazioni in crescita degli animali da macello hanno trascinato al ribasso i risultati economici della macellazione. E questo nonostante l’andamento positivo dal mercato dei tagli freschi che, a parte le cosce pesanti destinate a produzioni tipiche, il cui prezzo è sceso ad aprile dell’1%, sino a 3,580 euro/kg (-25,5% la variazione tendenziale), ha visto in crescita i prezzi delle altre tipologie di tagli.

Infatti le cosce fresche destinate a produzioni non tipiche hanno raggiunto valori di 3,173 euro/kg, per una variazione congiunturale pari a +1,4% (ma -14,5% su aprile 2018), mentre i lombi taglio Padova rispetto al mese di marzo aumentano del 29,6% (+20,8% a livello tendenziale).

Nell’ultimo mese è lievitata anche la quotazione della coppa fresca refilata da 2,5 kg (+8,7% rispetto a marzo), il cui valore si è fermato a 4,253 euro/kg; mentre la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg è salita ad un valore di 2,790 euro/kg (+7,5%). Rispetto allo scorso anno, l’attuale prezzo della coppa risulta inferiore del -1,8%, mentre quello della pancetta del -12,3%.

Rimane invariato, sia rispetto a marzo che nei confronti dello scorso anno, il prezzo del lardo fresco di spessore 3 cm (2,550 euro/kg), così come quello del prodotto di spessore 4 cm (3,350 euro/kg).

Infine, sempre in aprile, la quotazione dello strutto per uso alimentare raffinato deodorato in cisterna è cresciuta del +5,2% rispetto al mese precedente, per un dato di 1006,667 euro/t. Positiva anche la variazione tendenziale (+9,1%).

Come accennato, sebbene il mercato dei tagli freschi sia stato tonico, la redditività della macellazione ha subito un arretramento, con l’indice Crefis ad aprile a -2,1%; peraltro il dato riguardante il confronto con il 2018 resta positivo: +5,1%.

Redditività a favore dei prosciutti Dop

In debole calo ad aprile, rispetto a marzo, il prezzo del Prosciutto di Parma (-0,2%) che rispetto alle nuove tipologie di prodotto individuate dalla borsa merci di Parma, ha segnato 7,950 euro/kg per il prodotto di peso 9,5 kg e oltre.

Non solo, ad aprile si riscontra un gap di redditività positivo tra i prosciutti tutelati e quelli generici: il dato di raffronto torna appunto a favore dei prosciutti Dop con un +7,2%.

L’indice Crefis infatti conferma che stagionare prosciutti pesanti tutelati ha reso, rispetto al mese scorso, il 5,7% in più, anche se il dato tendenziale fa comunque registrare un -13,1%. È invece risultata in calo la redditività della stagionatura dei prosciutti pesanti non tipici: -1,6% rispetto a marzo e -5,5% rispetto ad aprile 2018.

I fattori della produzione

Al ribasso in aprile l’andamento congiunturale delle quotazioni dei principali fattori della produzione.

A Milano, i prezzi del mais nazionale e di quello comunitario sono, infatti, diminuiti rispettivamente dell0 0,5% e dello 0,2% rispetto a marzo, collocandosi su valori medi mensili rispettivamente di 181,5 e 184,4 euro/t. In calo anche il prezzo del cereale francese (-0,9%), che è stato scambiato a 172,1 euro/t, cosi come il dato sul mercato statunitense che è stato pari a 143,9 euro/t (-2,3%). Le variazioni tendenziali sono risultate positive sui mercati esteri e negative alla borsa merci di Milano.

Sempre su questa piazza, il prezzo medio mensile della soia nazionale è risultato pari a 336,3 euro/t, in lieve aumento (+0,1%) rispetto al mese precedente, mentre il prodotto estero è sceso a 342,0 euro/t (-0,4%). Variazione congiunturale negativa si è registrata anche negli Stati Uniti (-1,6%, dato di 298,4 euro/t) e in Brasile, dove la soia è stata quotata a 274,0 euro/t (-2,3% rispetto al mese precedente). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative.

Nell’ultimo mese i prezzi dell’orzo scambiato a Milano sono calati dello 0,1% per quanto riguarda il prodotto nazionale (213,5 euro/t) e dello 0,2% per quello di provenienza estera (221,0 euro/t); cosi come è calato (-1,2%) anche il prezzo sul mercato francese con un prezzo sceso a 175,4 euro/t. Unico mercato a far segnare una variazione congiunturale positiva (+14,3%) è quello statunitense dove il prezzo medio mensile dell’orzo è salito a 120,9 euro/t. Positive le variazioni tendenziali ad eccezione dell’orzo francese che ha fatto segnare un -0,4%

Leggi l’articolo completo di tutte le tabelle sulla Rivista di Suinicoltura n. 5/2019

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Aprile: 1,307 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2019-05-22T10:44:32+02:00 da Barbara Gamberini

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