Il manuale esplicativo per valutare il benessere/5

benessere del suino
Dopo i quattro articoli pubblicati sui precedenti numeri della Rivista di Suinicoltura, ecco un ulteriore approfondimento su questo documento.

In tema di libertà di movimento, il manuale cita innanzitutto la fonte normativa di riferimento in materia, e cioè il Decreto legge 146/2001, secondo il quale “libertà di movimento propria dell’animale, in funzione della sua specie e secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche, non deve essere limitata in modo tale da causargli inutili sofferenze o lesioni.

benessere animale

Allorché continuamente o regolarmente legato, incatenato o trattenuto, l’animale deve poter disporre di uno spazio adeguato alle sue esigenze fisiologiche ed etologiche, secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche”. Questa e una serie di prescrizioni ancora più specifiche, contenute anche in altri provvedimenti, ha portato gli estensori del Manuale a elaborare linee guida offerte ai veterinari pubblici per i loro controlli, ma preziose anche per i suinicoltori, perché riguardano direttamente gli allevamenti suinicoli. A cominciare dal divieto di costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette siano “tenute all’attacco”. Viene anche evidenziato che i locali di stabulazione dei suini devono essere costruiti in modo da permettere agli animali di avere accesso a una zona in cui coricarsi, ampia a tal punto da consentire di farlo a tutti i capi presenti in quella parte di allevamento; e inoltre che questa zona sia “confortevole dal punto di vista fisico e termico e adeguatamente prosciugata e pulita”.

Tabella 1 – Le superfici libere a disposizione di ciascun suinetto o suino all'ingrasso allevato in gruppo

 

Tipologia di suini Superficie
Per i suini di peso vivo pari o inferiore a 10 kg 0,15 mq
Per i suini di peso vivo compreso tra 10 e 20 kg 0,20 mq
Per i suini di peso vivo compreso tra 20 e 30 kg 0,30 mq
Per i suini di peso vivo compreso tra 30 e 50 kg 0,40 mq
Per i suini di peso vivo compreso tra 50 e 85 kg 0,55 mq
Per i suini di peso vivo compreso tra 85 e 110 kg 0,65 mq

 

In quei casi in cui il capo allevato sia legato, incatenato o trattenuto, bisogna tener conto che questo deve poter disporre di uno spazio adeguato alle sue “esigenze fisiologiche ed etologiche, secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche”. E queste gabbie devono essere di dimensioni tali per cui l’animale possa riposare e alzarsi senza impattare contro le strutture di cui sono costituite. Dal punto di vista valutativo, il Manuale precisa che si considera “non adeguato” il caso in cui è praticato l›attacco delle scrofe o le dimensioni delle gabbie non sono sufficienti; “adeguato” laddove non è praticato l’attacco delle scrofe e le dimensioni delle gabbie sono sufficienti.

Per le scrofe in prossimità del parto

Il manuale fornisce anche indicazioni per le scrofe in prossimità del parto: “Dietro alla scrofa o alla scrofetta deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito”, con giudizi di adeguatezza o inadeguatezza, nel caso di visita in un allevamento da parte delle autorità sanitarie, in funzione della presenza o meno di questa zona. Lo spazio dietro la scrofa, durante il parto, risulta di vitale importanza in quanto in determinate situazioni potrebbe comportare la morte sia dei suinetti neonati che della stessa scrofa.

Per i lattonzoli

E per quanto riguarda i lattonzoli neonati, si precisa che gli stalli da parto – in cui le scrofe possono muoversi liberamente – devono essere provvisti di strutture, quali ad esempio apposite sbarre, destinate a proteggere i neonati; e nel caso si usi uno stallo da parto i lattonzoli devono disporre di spazio sufficiente per poter essere allattati senza difficoltà.

benessere animaleIn sala parto devono essere presenti delle strutture atte alla salvaguardia dei suinetti e deve essere presente uno spazio sufficiente per l’allattamento. Sempre a proposito di lattonzoli, il Manuale del MinSalute chiarisce anche che nell’area dove sono ospitati, una parte del pavimento deve essere sufficientemente ampia da consentire agli animali di coricarsi e riposare contemporaneamente; una zona che deve essere “piena” o ricoperta da un tappetino, da paglia o “da altro materiale adeguato”; non deve infine mancare una fonte di calore, quale una lampada termica o un’area di pavimento riscaldante.

La densità di allevamento

Anche in tema di densità di allevamento, il Manuale per la valutazione del benessere animale negli allevamenti suinicoli considera innanzitutto la normativa in materia. Normativa che, chiaramente, fornisce indicazioni importanti anche agli allevatori. Il decreto legge 122/2011 indica per esempio che le scrofe e le scrofette vengono allevate in gruppo nel periodo compreso tra “quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto”. In questa situazione, viene prescritto che i lati del recinto dove viene allevato il gruppo di scrofe o di scrofette devono avere una “lunghezza superiore a 2,8 m. Allorché sono allevati meno di 6 animali i lati del recinto dove viene allevato il gruppo devono avere una lunghezza superiore a 2,4 m”. Specificando che gli allevamenti di piccole dimensioni, dove cioè sono presenti meno di dieci scrofe e scrofette, godono di una deroga tale per cui questi animali possono essere allevati individualmente, a condizione che “possano girarsi facilmente nel recinto”.

Le fasi di svezzamento e ingrasso

Sempre in tema di spazi e densità di allevamento, il Manuale precisa anche i dettami riguardanti le fasi di svezzamento e ingrasso. E in questo ambito viene indicato che fornire una “superficie libera sufficiente a ciascun animale” è un requisito fondamentale per il mantenimento di un appropriato livello di benessere. Una superficie libera adeguata garantisce la possibilità ad ogni suino di poter “applicare liberamente la reazione fisiologica del fight or flight” come risposta in caso di percezione di un evento pericoloso o di attacco.

Per verificare le indicazioni

Ma come deve agire il veterinario per verificare queste indicazioni? E, di conseguenza, quali attenzioni deve porre il suinicoltore nel suo allevamento? Il documento del MinSalute specifica che il valutatore prende le misure del box, tramite “idonei strumenti di misurazione” (tipicamente, il misuratore laser), senza considerare il fronte mangiatoia (truogolo) per calcolarne la densità, in termini di area totale in m2/numero di suini presenti nel box. Una valutazione che deve essere ripetuta, cioè aggiornata, qualora cambi la tipologia di box, il numero di animali per box o le dimensioni di quest’ultimo, sia nello stesso capannone che tra edifici differenti.

Il parchetto esterno

Considerando poi il “parchetto”, si indica che questo può essere scoperto, con tettoia e con tettoia e chiusura laterale. Nel caso in cui sia scoperto, non è costantemente utilizzabile dai suini a causa della potenziale esposizione alle intemperie. Nel caso in cui sia presente una tettoia, invece, per le scrofe, anche per i suinetti svezzati e per i suini grassi, il parchetto viene considerato come un’estensione del box al fine del computo delle superfici disponibili. Il parchetto può anche avere una chiusura laterale per preservare ulteriormente gli animali dalle intemperie.

Planimetrie e misure dei box

Un ulteriore indicatore di corretta gestione dell’allevamento è rilevabile da planimetrie che riportino, per ogni settore, le misure dei box destinati ad alloggiare gli animali con l’eventuale numero massimo di soggetti di peso e/o categorie diverse per ciascun settore. Le misurazioni devono riferirsi alle superfici effettivamente utilizzabili dagli animali, calcolate escludendo lo spazio occupato da mangiatoie e truogoli o da parchetti esterni privi di tettoia. Questo rilievo concorre a definire la capacità dell’allevatore di tenere sotto controllo (soprattutto in presenza di diversi addetti alla custodia degli animali) il fattore di rischio “eccessiva densità degli animali”.

Il manuale esplicativo per valutare il benessere/5 - Ultima modifica: 2020-02-11T17:05:48+01:00 da Lucia Berti

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