Ritenendo il Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (Sqnba) uno degli strumenti principali per certificare il tale benessere, in quanto contribuisce ad accelerare la transizione verso un modello allevatoriale più sostenibile e a rendere più trasparente il mercato agroalimentare, la certificazione Sqnba è stata collegata agli incentivi previsti dalla Pac all’interno dell’ecoschema 1.
La Politica agricola comune (Pac) rappresenta l’insieme delle regole che l’Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei paesi membri. Dal 2023 la Pac è entrata in nuova programmazione, con diverse novità dal punto di vista della destinazione dei fondi e della governance e con la possibilità di prevedere ecoschemi con funzione incentivante.
Per quanto riguarda l’ecoschema 1, esso si articola su 2 livelli:
- il pagamento è concesso all’agricoltore che aderisce a un percorso di riduzione dell’uso di antimicrobici veterinari misurato tramite l’applicativo ClassyFarm (livello 1),
- o che aderisce al Sistema di qualità nazionale per il benessere animale, dimostrando il pascolamento (livello 2).
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Lo stato dell’arte
Per supportare le aziende nel percorso di certificazione Sqnba necessario a ottenere i contributi previsti e per fornire uno spazio di discussione e confronto, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) ha organizzato una riunione, trasmessa in streaming il 6 febbraio, finalizzata a esplorare come il Sistema di qualità nazionale benessere animale possa essere effettivamente implementato a partire dal 2025.
Hanno partecipato, con brevi interventi,
- Simona Angelini (direttore generale dello sviluppo rurale),
- Giuseppe Blasi (capo dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale),
- Giovanni Filippini (direttore generale della salute animale),
- Luigi Bertocchi (responsabile del centro di referenza nazionale per il benessere animale-Izsler),
- Fabio Fiorbianco (dirigente Pref II, riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione)
- e Silvia Tramontin (vicedirettore generale Accredia).
Si tratta della seconda riunione tecnica che tiene già in conto delle osservazioni fatte nel primo consulto e non si evidenzia alcuna novità rispetto a quanto approvato nel piano strategico della Pac.
L’incontro ha riguardato gli aspetti operativi per il processo di certificazione e per il collegamento con gli strumenti finanziari attivati nell’ambito della politica agricola comune. Giuseppe Blasi ha parlato anche di tempistica, aspetto fondamentale per l’accesso ai finanziamenti.
La domanda 2025 conterrà una novità: l’adesione ai disciplinari del Sistema di qualità nazionale benessere animale con indicazione pascolo, che rappresenta il discrimine per poter percepire l’aiuto differenziato fra livello 1 e livello 2. Viene modificato anche il lasso di tempo del periodo di osservazione per il calcolo ddd, che per il 2025 sarà dal 1° gennaio al 30 settembre, in quanto si tratta dell’unico modo per poter erogare l’anticipo entro il 15 ottobre dell’anno di presentazione della domanda.
Si precisa che l’importo dell’aiuto rimane inalterato nonostante il periodo di osservazione sarà più breve rispetto agli anni precedenti. Dagli anni successivi, il periodo di osservazione andrà dal 1° ottobre dell’anno precedente al 30 settembre dell’anno considerato.
Per prendere l’anticipo occorre avere rispettato tutte le condizioni stabilite entro il 30 settembre. Se si è in ritardo a causa di qualche intoppo burocratico, non si potrà essere presi in considerazione per l’anticipo, ma si riceverà l’intero importo nel 2026.
La rete degli organismi di controllo consentirà di premiare una buona pratica, come quella del pascolo, che era precedentemente impossibile da valorizzare per problematiche relative al controllo.
Il ruolo di Classyfarm
Nella precedente riunione il comitato tecnico scientifico sul benessere animale aveva stabilito i 5 disciplinari (4 per i bovini e 1 per i suini all’ingrasso). Luigi Bertocchi spiega che su Classyfarm comparirà l’esito del controllo sui prerequisiti di legge. Se questo è positivo, i veterinari che lavorano per gli organismi di certificazione faranno l’attività di verifica negli allevamenti applicando una check-list, si certificheranno i requisiti di benessere, biosicurezza e consumo di farmaco e, in un secondo tempo, l’ente di certificazione inizierà la certificazione del processo che darà origine all’etichettatura Sqnba.
Nell’ambito della finestra di accesso di Classyfarm ci sarà un flag
- per gli organismi di certificazione,
- per gli operatori
- e per i veterinari che lavorano per l’ente di certificazione.
Ognuno potrà accedere con i parametri previsti e per le rispettive competenze.
Si potranno visualizzare una serie di colonne che riportano
- il nome del veterinario che ha compilato la check-list,
- i dati identificativi dell’allevamento,
- la situazione dell’allevamento in termini di ddd,
- l’esito del controllo dei prerequisiti,
- l’esito della verifica dei requisiti.
Gli enti di certificazione potranno estrarre i report necessari per fornire la certificazione e la conseguente etichettatura.
L’attività di Icqrf
L’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) e in particolare l’ufficio a cui afferisce Fabio Fiorbianco, che si occupa di autorizzare gli organismi di certificazione, si era finora occupato di altri comparti di qualità regolamentata, come dop, igp, vino, agricoltura biologica e bevande spiritose.
Il decreto interministeriale n. 341750 del 2 agosto 2022
- fissa le regole di base per l’adesione al sistema e prevede le modalità di espletamento della certificazione,
- oltre a fissare l’attività dell’Icqrf di vigilanza degli OdC (Organismi di controllo), l’iscrizione all’elenco degli OdC e l’avvio dell’attività.
Viene precisato che l’attività di vigilanza, mediante audit, ispezioni o verifiche supplementari, si svolgerà sostanzialmente allo stesso modo in cui viene attuata negli altri comparti che prevedono la certificazione di prodotti o di processi produttivi. Per iscriversi nell’elenco del Masaf, gli OdC devono presentare un’istanza corredata da alcuni documenti, tra i quali il piano dei controlli, redatto sulla base dello schema di certificazione per cui è stato richiesto l’accreditamento, una procedura contenente le regole, le responsabilità e i metodi di esecuzione dell’attività di certificazione ed una procedura per la qualifica, la formazione ed il monitoraggio del personale impiegato nell’attività.
Il decreto interministeriale n. 563467 del 24 ottobre 2024, invece, approva i primi 5 disciplinari, o schemi di certificazione.
Il ruolo di Accredia
Il piano dei controlli, spiega Silvia Tramontin, definisce le attività minime di controllo dell’Organismo di Certificazione nei confronti degli operatori aderenti Sqnba, le modalità e i tempi di valutazione, le condizioni che determinano non conformità e la loro gravità, nonché le azioni messe in atto dall’Organismo di Controllo e dall’operatore per ripristinare le conformità e i casi in cui sono applicabili provvedimenti aggiuntivi. Strutture e contenuti sono ancora in fase di elaborazione. Ogni disciplinare avrà un singolo piano di controllo, che sarà unico per tutti gli organismi di certificazione.
La transizione dalle certificazioni volontarie già presenti alla certificazione Sqnba prevede un periodo di 12 mesi, ma si ritiene che questi tempi saranno allungati.
Nel caso l’operatore sia in possesso di una certificazione volontaria che include informazioni rientranti nel Sqnba, o comunque relative al benessere animale, si rende necessaria, in accordo con l’Organismo di Certificazione che ha emesso il certificato, la verifica e l’adeguamento allo schema Sqnba.
A ottobre 2024 è avvenuta la pubblicazione dei disciplinari, mentre per quanto riguarda la tempistica futura, dal 20 febbraio Accredia accetterà le domande di accreditamento o di estensione dell’accreditamento da parte degli organismi, anche se i piani di controllo non sono ancora pubblicati, e si svolgeranno le opportune valutazioni documentali e in sede.
Se i controlli sono positivi, a marzo 2025 gli OdC verranno iscritti nell’elenco Masaf con accesso a Classyfarm e valutazione degli operatori.
Accordo interministeriale
Giovanni Filippini pone l’accento sul fatto che per la prima volta si può parlare di vera integrazione trasversale tra il mondo della sanità e quello delle produzioni zootecniche con una collaborazione interministeriale tra Ministero dell’Agricoltura e Ministero della Salute per la tutela del benessere animale nella filiera alimentare. Si possono in questo modo gestire e integrare le moltissime informazioni che prima erano appannaggio solo delle singole istituzioni.
Proprio in momenti di emergenza, ci si rende conto quanto sia importante avere informazione di varia natura per la gestione complessiva di eventi sanitari.
Con questo progetto si entra nel tema della sostenibilità, sanitaria ed economica, di un allevamento che inizia un percorso di certificazione, ponendosi come obiettivo la gestione e l’integrazione di tutti i punti fondamentali, come il benessere animale, la biosicurezza, il farmaco e l’antibiotico resistenza.
L’articolo è disponibile per i nostri abbonati sulla Rivista di Suinicoltura n. 3/2025
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