Agosto: 1,578 euro/kg il prezzo del suino pesante

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Situazione favorevole per la redditività della suinicoltura italiana: le quotazioni di mercato sono in rialzo e i costi delle commodity alimentari in calo

Nel mese di agosto, il prezzo medio mensile dei suini pesanti da macello destinati al circuito tutelato è stato pari a 1,578 euro/kg (quotazione a peso vivo), in aumento del 14,3% rispetto a luglio e del 2,7% rispetto ad agosto 2018. Per quanto riguarda gli animali di peso 144-152 kg e 152-160 kg si sono registrati prezzi rispettivamente di 1,488 euro/kg (+15,3%) e di 1,518 euro/kg (+15,0%) con variazioni tendenziali positive per entrambe le tipologie di prodotto considerate (+2,7% per i suini 160-176 kg).

Anche i suini pesanti da macello destinati al circuito non tutelato hanno mostrato un andamento analogo: il prezzo medio mensile ad agosto è stato pari a 1,491 euro/kg, ovvero +13,7% su base congiunturale e +6,2% su base tendenziale. Gli animali di peso inferiore, ovvero quelli di 90-115 kg e sempre relativamente al circuito non Dop, hanno mostrato un valore di 1,341 euro/kg (+15,5%). Anche in questo caso, la variazione tendenziale è stata positiva.

«Si è così trasferito anche al mercato italiano il forte aumento dei prezzi registrato sui principali mercati europei a partire dallo scorso marzo» sottolinea Gabriele Canali, direttore del Crefis. Solo i capi da allevamento di 30 kg, invece, hanno mostrato prezzi in calo, con valori pari a 2,783 euro/kg».

Prezzi suini italiani: agosto 2019
Cun suini e suinetti Medie mensili (€/kg) agosto 2019 Variazioni %
ago. 2019/             lug. 2019 ago. 2019/            ago. 2018
Suini da macello - circuito tutelato
144-152 kg 1,488 15,3 2,9
152-160 kg 1,518 15,0 2,9
160-176 kg 1,578 14,3 2,7
Suini da macello - circuito non tutelato
90-115 kg 1,341 15,5 6,9
144-152 kg 1,401 14,7 6,6
152-160 kg 1,431 14,3 6,5
160-176 kg 1,491 13,7 6,2
Suinetti
7 kg (euro/capo) 46,070 -4,3 -10,1
30 kg 2,783 -7,8 5,0
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento

Questa situazione positiva che ha caratterizzato i mercati dei suini da macello e la concomitante discesa dei costi delle commodity alimentari hanno sostenuto ad agosto la redditività della suinicoltura italiana tanto che, secondo l'indice Crefis, l'aumento rispetto a luglio (variazione congiunturale) è stato del 14,6%; ma anche il confronto a livello tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese dell'anno scorso) è stato chiaramente favorevole: +8,4%.

 

Fase negativa per il comparto della macellazione

Peggiora ad agosto la remuneratività dell''industria di macellazione anche se sul fronte dei ricavi, nello stesso periodo, si registra un andamento positivo dei prezzi dei tagli freschi. Infatti la coscia pesante destinata a produzioni tipiche ha raggiunto un valore di 3,715 euro/kg, che si traduce in +2,1% su luglio. Anche le quotazioni delle cosce fresche destinate a produzioni non tipiche risultano ad agosto in crescita seppur contenuta, raggiungendo 3,298 euro/kg per un +0,5% su luglio. Tuttavia, in valore assoluto, si tratta di prezzi non elevati, e questo lo dimostrano i confronti tendenziali negativi: -18,9% per le cosce destinate a circuito Dop, -14,2% per quelle destinate a prosciutti generici.

Ad agosto salgono anche i prezzi dei lombi freschi e in particolare del "taglio Padova" la cui quotazione media mensile è risultata pari a 3,600 euro/kg: +2,1% su base congiunturale, ma -3,7% su base tendenziale. Stesso trend si registra per il prezzo della coppa fresca refilata da 2,5 kg (+3,3% rispetto a giugno), il cui valore si è fermato a 4,710 euro/kg, mentre la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg è salita a un valore di 3,365 euro/kg (+1,8%). Rispetto allo scorso anno l'attuale prezzo della coppa è risultato superiore del +1,3%, mentre quello della pancetta del +2,0%.

Resta invariato, sia rispetto al mese precedente che nei confronti dello scorso anno, il prezzo del lardo fresco di spessore 3 cm (2,550 euro/kg), così come quello del prodotto di spessore 4 cm (3,350 euro/kg).

Come accennato, la redditività del comparto italiano della macellazione ad agosto vive una fase negativa. L'indice Crefis segna -3,3% rispetto al mese precedente e soprattutto -6,2% rispetto ad agosto 2018. Una situazione dovuta all'aumento dei costi per l'approvvigionamento dei capi da macello.

 

Redditività della stagionatura un primo segno di recupero

A valle della filiera, il prezzo del Prosciutto di Parma di peso 9,5 kg e oltre è arrivato a 7,969 euro/kg; questo significa +0,2% dal punto di vista congiunturale ma -15,2% da quello tendenziale. Invariate invece a 6,000 euro/kg le quotazioni dei prosciutti stagionati destinati a produzioni non tipiche.

E così, la redditività della stagionatura dei prosciutti crudi mostra ad agosto un primo modesto segno di recupero. Infatti, la redditività a livello congiunturale del Parma Dop di 9,5 kg e oltre ha segnato un lieve incremento (+0,1%), mentre per i prosciutti non tipici l'indice Crefis registra +1,6%.

A livello tendenziale però la situazione della redditività dei prosciutti Dop non è migliorata (-0,6%) mentre il prosciutto generico ha mostrato un dato di molto migliore (+8%). Questo ha causato la dilatazione del gap negativo di redditività tra produzioni tipiche e non tipiche a -7,3%.

 


I fattori della produzione

 

In calo, ad agosto e rispetto al mese precedente, i prezzi dei principali fattori di produzione del settore, i quali hanno fatto registrare i valori più bassi dell'ultimo periodo.

A Milano, i prezzi del mais sono diminuiti dell'1,7% per il prodotto nazionale (179,2 euro/t) e del 1% per quello comunitario (185,2 euro/t). In diminuzione anche il prezzo del cereale statunitense (-11,9%), che è stato scambiato a 149,1 euro/t, cosi come quello francese il cui dato medio mensile è stato pari a 172,5 euro/t (-6,9%). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative a eccezione del mercato statunitense (+6%).

Alla borsa merci di Milano, il prezzo medio mensile della soia nazionale è risultato pari a 340,0 euro/t, in leggero calo rispetto al mese precedente (-0,1%), mentre il prodotto estero è sceso a 345,5 euro/t (-0,6%). Variazione congiunturale negativa (-2,7%) si è registrata anche negli Stati Uniti dove la soia è stata scambiata a 300,6 euro/t, mentre il dato medio mensile della soia brasiliana è salito a 293,2 euro/t (+1% rispetto a luglio). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative ad eccezione degli Stati Uniti.

Nell’ultimo mese i prezzi dell'orzo scambiato a Milano sono scesi a 185,5 euro/t per il prodotto comunitario (-0,4% la variazione congiunturale), mentre la quotazione del prodotto nazionale è stata confermata pari a 172,5 euro/t. In flessione anche i prezzi sul mercato francese (-1,6%), che ha raggiunto i 158,1 euro/t, e sul mercato statunitense dove il prezzo si è fermato a 123,2 euro/t (-7,4%). Negative le variazioni tendenziali ad eccezione dell'orzo statunitense (+11,1%).

Agosto: 1,578 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2019-09-05T16:00:04+02:00 da Lucia Berti

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