Aprile: 1,696 euro/kg il prezzo del suino pesante

Aprile: 1,696 euro/kg il prezzo del suino pesante. L’indice crefis segna un +6,4 per la redditività dell’ingrasso e un -3,5 per quella della fase di svezzamento

Nell’ambito dell’allevamento suinicolo a ciclo aperto nel mese di aprile si registra, per la fase di svezzamento, una stabilità del prezzo medio mensile dei suinetti da 7 kg, che è infatti rimasto fermo a 59,85 euro/capo. Dal punto di vista tendenziale, però, la variazione è positiva: +8,8%.

Per la successiva fase allevatoriale di accrescimento invece le quotazioni dei capi da 30 kg hanno raggiunto i 3,284 euro/kg, con un incremento del 4,7% rispetto al mese precedente; in questo caso la variazione tendenziale è negativa (-9,3%). La fase di ingrasso, sempre nel mese preso in esame, fa registrare un prezzo medio mensile relativo ai capi della tipologia pesante pari a 1,696 euro/kg: +9,3% la variazione congiunturale e +23% quella tendenziale. Per i capi di peso 144-152 kg e 152-160 kg le quotazioni sono state pari rispettivamente a 1,606 euro/kg ed a 1,636 euro/kg, valori in rialzo congiunturale rispettivamente del +9,9% e +9,7%. Anche in questo caso sono positive le variazioni tendenziali con valori intorno al 24%.

Questi i dati per ciò che concerne il mercato, ma vediamo ora la situazione relativa alla redditività del comparto allevatoriale che, anche a causa delle dinamiche dei prezzi, in aprile, ha fatto registrare, per la fase di svezzamento, un’ulteriormente diminuzione, sia in termini congiunturali (-3,5%) che tendenziali (-7,5%). Situazione opposta si è registrata per la fase dell’accrescimento che ha visto l’indice Crefis di redditività salire, seppur debolmente (+0,4%) rispetto al mese precedente, anche se il livello di redditività resta molto al di sotto rispetto al 2021 (-24,9%).

Infine, la fase di ingrasso ha mostrato un andamento della redditività positivo sia mese su mese che a livello tendenziale, con gli indici Crefis saliti del 6,4% e del 1,8% rispettivamente.

Sempre in aprile, indice Crefis in ripresa a livello congiunturale (+3,9%) per la redditività della tipologia allevatoriale a ciclo chiuso, ma non a livello tendenziale dove la variazione risulta negativa (-7,5%). L’aumento dei prezzi dei suini da macello pesanti ha permesso di mitigare l’effetto sfavorevole dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime per l’alimentazione, che seppur calati nell’ultimo mese, rimangono su livelli decisamente elevati.

Macellazione

Il segmento della macellazione, nel mese preso in esame, vede i prezzi delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a produzioni Dop salire a 5,273 euro/kg, con una variazione positiva rispetto al mese precedente dell’1,6%. Anche il dato tendenziale risulta ampiamente favorevole (+32,3%).

Proseguendo, anche le quotazioni dei lombi mostrano una crescita rispetto al mese precedente: il prezzo del lombo taglio Padova ha raggiunto i 4,750 euro/kg (+16,6% la variazione congiunturale che rappresenta il dato più alto da gennaio 2017), mentre il lombo taglio Bologna ha quotato, sempre ad aprile, 4,188 euro/kg (+6,7% rispetto al mese precedente). Le variazioni tendenziali sono risultate positive per entrambi i prodotti: +36,1% e +40,5%.

Per quanto riguarda la coppa fresca refilata da 2,5 kg la quotazione è salita del +4,1% rispetto a marzo, fermandosi a 5,053 euro/kg, così come un aumento congiunturale ha interessato la quotazione della pancetta fresca squadrata da 4/5 kg (+4,6%), scambiata a 3,755 euro/kg che rappresenta il dato più alto da gennaio del 2020. Rispetto allo scorso anno, l’attuale quotazione della coppa è risultata superiore del +30,2%, mentre quello della pancetta inferiore del -4,0%. Infine, sempre ad aprile risultano in aumento anche le quotazioni del lardo fresco, salite a 3,400 euro/kg per il prodotto di spessore 3 cm (+6,3%) ed a 4,200 per quello di spessore 4 cm (+5,0%). Tali valori rappresentano i più elevati dall’aprile 2011. Positive anche le variazioni tendenziali.

Per i macellatori italiani, in aprile, la redditività risulta in calo a livello congiunturale del 2,5% ma rimane però positivo il dato tendenziale: +2,9%.

Stagionatura, redditività in aumento

Infine, passando ad analizzare il mercato del comparto della stagionatura si rileva, ad aprile, un incremento generale delle quotazioni: il Prosciutto di Parma ha raggiunto i 9,913 euro/kg, con un aumento del 3,1% rispetto al mese precedente e del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Così pure sono salite le quotazioni dei prosciutti stagionati non tipici che, sempre ad aprile, hanno mostrato un valore di 6,731 euro/kg: +4,3% la variazione congiunturale; positiva anche la variazione tendenziale pari al 9%.

Il prodotto Dop, pertanto e sempre nel periodo preso in esame, mostra un indice di redditività favorevole: +3,1% il dato congiunturale e +9,2% quello tendenziale.

Anche il prodotto stagionato generico della tipologia pesante, nel raffronto mese su mese, ha mostrato una variazione positiva (+0.8%) ma la situazione a livello tendenziale resta molto sfavorevole: -17,3%.

Ne deriva che, anche in aprile, il differenziale di redditività tra il Prosciutto di Parma e il prodotto non tutelato risulti ancora a favore del primo (+50,7%).

Tab. 1 - Indici Crefis di redditività nelle diverse fasi della filiera in Italia: aprile 2022
Indici Crefis Variazioni % aprile 2022/marzo 2022 Variazioni % marzo 2022/marzo 2021
Redditività dell'allevamento fase di svezzamento (Sito 1) -3,5 -7,5
Redditività dell'allevamento fase di accrescimento (Sito 2) 0,4 -24,9
Redditività dell'allevamento fase di ingrasso (Sito 3) 6,4 1,8
Redditività dell'allevamento a ciclo chiuso 3,9 -7,5
Redditività della macellazione -2,5 2,9
Redditività della stagionatura: prosciutto di Parma (9,5 kg e oltre) 3,1 9,2
Redditività della stagionatura: prosciutto non tipico (>9 kg) 0,8 -17,3
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini e tagli di carne suina fresca

I fattori della produzione

In calo ad aprile i prezzi del mais, ad eccezione del mercato americano, mentre sono cresciute le quotazioni dell’orzo. Andamento differenziato, a seconda del mercato considerato, per quanto riguarda i prezzi della soia.

Alla Borsa merci di Milano i prezzi del mais nazionale sono diminuiti per tutte le tipologie considerate. Nello specifico, per il mais contratto 103 il valore medio raggiunto è stato di 377,3 euro/t in calo dell’1% rispetto al mese precedente, mentre per il prodotto nazionale con caratteristiche la variazione congiunturale è stata del -0,8% per un valore di 379,3 euro/t. In diminuzione anche il prezzo del mais di provenienza comunitaria (-2,4% per un prezzo di 378,6 euro/t) e del prodotto francese che in aprile si è fermato ad un valore di 355,0 euro/t (-2,7% rispetto a marzo): Il mercato americano è l’unico tra quelli considerati ad aver fatto segnare un aumento rispetto al mese precedente, con il prezzo del mais salito del 12% per un valore di 295,7 euro/t (dato più alto dal 2016).

Le variazioni tendenziali sono risultate positive per tutti i mercati considerati, con valori dal +46% al +61%.

Sempre a Milano, la soia nazionale è cresciuta dell’1% su base congiunturale, raggiungendo un valore di 701,0 euro/t, tornando ai livelli di giugno 2021. In diminuzione, invece, il prezzo della soia estera (-1,2% rispetto a marzo) pari a 682,5 euro/t. In aumento il prezzo della soia statunitense (+2,3%), che ha raggiunto una quotazione di 613,3 euro/t (dato più elevato dal 2011), mentre un leggero calo (-0,5%) ha interessato la soia brasiliana scesa a 592,2 euro/t. Le variazioni tendenziali restano tutte ampiamente positive, con valori dal +7% al +39%.

Nel periodo preso in esame, sul mercato nazionale, l’orzo nazionale pesante scambiato a Milano non è mai stato quotato, mentre il prezzo del prodotto di provenienza comunitaria è salito a 385,0 euro/t (+0,7% rispetto a marzo), toccando cosi il dato più elevato da gennaio 2002. In aumento (+2,2%) anche il prezzo dell’orzo francese che ha raggiunto una quotazione media mensile di 387,8 euro/t. Positive le variazioni tendenziali rispettivamente pari a +73,2% e +86,8%.

Tab. 2 - Prezzi suini italiani: aprile 2022
Cun suini e suinetti Medie mensili (€/kg) aprile 2022 Variazioni %
apr. 2022/ mar. 2022 apr. 2022/ apr. 2021
Suini da macello - circuito tutelato
144-152 kg 1,606 9,9 24,7
152-160 kg 1,636 9,7 24,1
160-176 kg 1,696 9,3 23,1
Suini da macello - circuito non tutelato
90-115 kg 1,425 12,3 27,2
144-152 kg 1,485 11,7 25,8
152-160 kg 1,515 11,4 25,2
160-176 kg 1,575 11,0 24,0
Suinetti
7 kg (euro/capo) 59,850 0,0 8,8
30 kg 3,284 4,7 -9,3
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cun suini da macello e da allevamento
Tab. 3 - Prezzi dei fattori di produzione in Italia e nel mondo: aprile 2022
Prodotti e mercati Medie mensili (€/t)aprile 2022 Variazioni %
apr. 2022/ mar. 2022 apr. 2022/ apr. 2021
Italia
Mais nazionale c.to 103 (Mi) 377,3 -1,0 61,1
Soia estera (Mi) 682,5 -1,2 24,5
Mondo
Mais (Usa) 295,7 12,0 46,3
Soia (Usa) 613,3 2,3 31,5
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Cciaa Milano e Fao.
Tab. 4 - Prezzi suini di alcuni Paesi europei: aprile 2022
Prodotti e mercati Medie mensili (€/Kg)aprile 2022 Variazioni %
apr. 2022/ mar. 2022 apr. 2022/ apr. 2021
Prezzi a peso vivo
Germania 1,950 8,7 32,8
Francia 1,687 14,1 18,2
Danimarca 1,432 13,8 -0,7
Polonia* 1,869 8,6 26,9
Prezzi a peso morto
Spagna 1,536 13,6 5,2
Paesi Bassi 1,353 1,2 17,8
Belgio 1,320 4,4 33,3
Fonte: elaborazioni Crefis su dati Porcat.*Dato medio mensile calcolato senza l’ultima settimana di quotazione
Aprile: 1,696 euro/kg il prezzo del suino pesante - Ultima modifica: 2022-05-23T14:52:32+02:00 da K4

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