L’allevamento del futuro è di precisione

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Il ruolo del tecnico sarà supportato da sistemi di registrazione avanzati
La zootecnia di precisione è in grado di aiutare l’allevatore durante tutte le fasi dell’allevamento. Sono numerosi i dispositivi e i sensori già disponibili che possono essere impiegati per aumentare l’efficienza produttiva dell’azienda

Per quanto i media comunichino costantemente messaggi contrastanti sull’opportunità di mangiare carne nei paesi industrializzati, con pressioni costanti verso scelte alimentari che ne prevedono la riduzione, la realtà è che globalmente vi è sempre maggiore richiesta di prodotti di origine animale, in particolare proveniente dai paesi in via di sviluppo. In questo scenario, è evidente che l’allevamento attuale debba diventare estremamente più efficiente per poter sostenere una produzione adeguata alla richiesta, senza perdere di vista la sua sostenibilità (economica, ambientale e sociale!).
La zootecnia di precisione (Precision Livestock Farming – Plf) sembra essere uno dei modi più realistici per sostenere l’allevatore e gli altri attori coinvolti nella filiera alimentare: numerosi dispositivi e sensori sono già disponibili, a livello più o meno sperimentale, e possono essere impiegati nelle aziende agricole portando un evidente valore aggiunto all’allevatore.

Cos’è la zootecnia di precisione?

La zootecnia di precisione è l’applicazione di principi e tecniche dell’ingegneria di processo industriale all’allevamento, con il fine ultimo di monitorare, modellare e gestire la produzione animale. L’animale è quindi visto come “prodotto” e gli algoritmi raccolti da specifici sensori traducono le risposte misurate direttamente sull’animale o nell’ambiente in cui vive in indicatori chiave; gli output prodotti dalla tecnologia divengono presto informazioni utili per l’allevatore. Esempi di sensoristica facilmente applicabili sono quelli relativi alle misure ambientali solitamente registrate (umidità, temperatura e gas nocivi), sviluppate però con software che ne monitorano l’andamento segnalandone anomalie. Altri criteri di valutazione in via di sviluppo prevedono anche l’utilizzo di microfoni, telecamere e appositi sensori che registrano l’assunzione di mangime, acqua e il peso degli animali stessi.
Tramite l’impiego della Plf il manager dell’azienda può mantenere il controllo sui singoli animali nonostante la crescente intensificazione della produzione in allevamento, e avere la possibilità di intervenire precocemente a seguito della segnalazione di problemi. In questo modo si possono evitare eventi gravi arginati sul nascere, o addirittura prevenirne l’insorgenza utilizzando dei segnali “premonitori” registrati dai sensori e dai software di analisi.
È di fondamentale importanza che l’allevatore utilizzi e consulti i dati e le informazioni rilevate, al fine di poterle utilizzare per gestire le operazioni in azienda quotidianamente. In questo modo, si può raggiungere un allevamento più sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. L’allevatore potrebbe così ridurre i costi di allevamento, come le spese per il mangime, i medicinali e l’utilizzo di energia. Inoltre, sarebbe così possibile monitorare la salute e il benessere degli animali garantendogli una vita il più possibile adeguata e in assenza di malattie.
Il concetto di Plf è piuttosto nuovo nell’industria suinicola europea. Un grande progetto finanziato dell’Europa (Eu-Plf) è stato avviato nel 2012 per dimostrare il valore aggiunto che queste tecnologie hanno apportato in 20 allevamenti di ingrasso. In questo progetto sono stati sviluppati sistemi di preallarme e una valutazione automatizzata del benessere basata sugli output di sensori elettronici.

Sistemi di identificazione degli animali

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La raccolta dati permette un monitoraggio preciso

La possibilità di fornire diete personalizzate e migliorare il controllo ambientale, migliorando la produttività e il benessere dell’allevamento, è data da una cura individuale degli animali. Quante volte capita in azienda che alcuni animali non mangino? Oppure che alcune scrofe mangino troppo a discapito di altre che invece perdono peso? La mancanza di un monitoraggio individuale di questo parametro espone a perdite economiche dovute a non corretti accrescimenti e/o a ridotte performance riproduttive.
L’identificazione degli animali può essere attuata con metodi che hanno differenti principi di funzionamento:
- raggi a infrarossi, che si basano su un esame ottico e prendono in considerazione la forma, la forma e il colore contemporaneamente;
- elettromeccanico, come l’impiego di onde acustiche di superficie;
- elettronici, per esempio utilizzando un microchip.

Monitoraggio nell’assunzione di acqua

Il monitoraggio del consumo d’acqua, tramite specifici misuratori, è uno degli strumenti più semplici ed efficaci che l’allevatore possa utilizzare per monitorare il rendimento dei suoi animali. L’assunzione di acqua da parte dei suini può essere rilevata a livello di capannone, settore, box o singolo animale. Una discrepanza tra il consumo d’acqua previsto e quello misurato può essere subito visibile, permettendo all’allevatore di reagire rapidamente a qualsiasi anomalia registrata.
Per di più, tale sistema restituisce chiari segnali di allarme in caso di eventuali blocchi o perdite del sistema di abbeveraggio in una fase ancora iniziale.

Rilevamento automatico del peso

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La produzione aziendale può beneficiare di sistemi automatizzati ed informatizzati di monitoraggio dei dati

L’ottimizzazione delle prestazioni di crescita dei suini è la chiave del successo per il settore di ingrasso. L’ideazione di un metodo accurato, non invasivo e con basso impiego di manodopera, è quindi uno strumento fondamentale per i produttori di suini.
Alcuni dei più attuali sistemi presenti in commercio raggiungono una precisione di +/- 1,5 kg e si basano sul riconoscimento di immagini video 3D.

Monitoraggio del comportamento

Esistono sistemi basati su telecamere che permettono di monitorare il comportamento degli animali, fornendo importanti informazioni sulla loro salute e sul loro benessere. I cambiamenti di attività degli stessi possono indicare la presenza di comportamenti anomali (aggressività, zoppie e problemi di deambulazione). Questo approccio diventa particolarmente interessante se si considera che può essere utilizzato nella gestione di animali non caudectomizzati, come le recenti pressioni Ministeriali stanno chiedendo con forza. La possibilità di cogliere tramite un software quando gli animali aumentano il nervosismo o mostrano segnali predittivi di morsicatura (come per esempio la postura della coda), può essere un valore aggiunto nella prevenzione dell’insorgenza di lesioni alla coda, dando la possibilità di intervenire in tempo con arricchimenti ambientali o altre scelte manageriali.

Monitoraggio della tosse

I problemi respiratori sono molto comuni negli allevamenti suinicoli e causano perdite economiche significative. Il trattamento tempestivo del problema, magari con antinfiammatori o mucolitici, è la chiave per ridurre le perdite economiche e l’uso di antibiotici. La segnalazione prematura del problema consente un trattamento sintomatico preventivo, riducendo il numero di animali infetti e il tempo dedicato al trattamento clinico.
Tutto questo è possibile tramite l’utilizzo di strumenti (microfoni) che consentono di monitorare in maniera automatica e continua la presenza di tosse in allevamento.

Per il futuro: valutazione automatizzata del benessere

Il benessere degli animali dipende da molti fattori e risulta quindi molto difficile darne una misurazione oggettiva. Inoltre, quasi tutte le valutazioni hanno la necessità di essere eseguite da personale specificatamente formato e qualificato, e di un tempo piuttosto notevole per l’attuazione. Si tratta pertanto di processi lunghi e complicati che forniscono solamente un’immagine istantanea dello stato di benessere, e che portano con sè evidenti difficoltà di applicazione sul campo, che si traducono alla fine in maggiori costi.
Al contrario, la valutazione del benessere può essere automatizzata tramite l’impiego di strumenti di zootecnia di precisione. Alcuni sistemi possono valutare diversi criteri come: la fame, la sete e il comfort termico. Altri ancora, possono essere dedotti indirettamente tramite l’impiego di telecamere o audio, riportando una valutazione del comportamento.
L’obiettivo finale è quello di sviluppare un indicatore basato sugli stessi principi di benessere indicati dal protocollo Welfare Quality (assenza di fame e di sete, ambiente confortevole, adeguato comfort termico, facilità di movimento, assenza di malattia) ma valutando gli animali obiettivamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e senza l’obbligo della presenza di un esperto.

Come avvengono le segnalazioni tempestive?

Tramite lo sviluppo di software di allarme è possibile compiere un’analisi automatica dei dati ottenuti dalla Plf e guidare l’allevatore rapidamente verso il problema rilevato. Utilizzando modelli predittivi per l’analisi dei dati registrati, si può rapidamente notare la presenza di una deviazione tra i valori previsti e quelli misurati.
Gli allarmi generati, per esempio da un cambiamento del comportamento degli animali, possono essere riportati sul computer o altri dispositivi mobili, guidando l’allevatore direttamente al luogo del problema ed evitando possibili perdite economiche.

L’allevamento del futuro è di precisione - Ultima modifica: 2022-01-24T16:03:04+01:00 da Annalisa Scollo

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