Assalzoo: quali prospettive per la ripresa

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A parlare sono i rappresentanti della filiera suinicola. Tutti d’accordo sulla necessità di creare maggiore sinergia: «Serve un’intesa di filiera»

L’impatto della pandemia sulla filiera, le misure messe in campo per tutelare allevatori, produttori e trasformatori, le prospettive per la ripresa. Il nuovo numero di Mangimi & alimenti, rivista ufficiale di Assalzoo - Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, è dedicato al comparto suinicolo. L’approfondimento ha dato voce anche alle due regioni in cui questo segmento produttivo si concentra, con le interviste agli assessori all’Agricoltura di Lombardia ed Emilia-Romagna, Fabio Rolfi e Alessio Mammi. Dalle loro parole è emersa chiaramente la necessità di siglare un patto di filiera per imprimere una svolta decisiva che la suinicoltura aspetta ormai da tempo.

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Fabio Rolfi
Assalzoo
Alessio Mammi

«Dobbiamo dare vita a un’intesa di filiera, oggi troppo frammentata, che garantisca programmazione della produzione e costi certi nelle varie fasi», ha detto Mammi. Un invito rilanciato anche da Rolfi «per condividere obiettivi a breve e medio periodo, con l’intento di sostenere il settore ripartendo il valore tra i diversi livelli».

Nell’interesse di tutti i protagonisti del comparto

palletwaysL’importanza di un’intesa del genere è stata sottolineata anche dagli altri protagonisti del comparto, come Claudio Canali, presidente della Federazione suinicola nazionale di Confagricoltura, e Thomas Ronconi, presidente di Anas, Associazione nazionale Allevatori suini.

Procedendo idealmente lungo la filiera, ecco il direttore di Assica, Davide Calderone, che ha parlato del valore di una forma di programmazione della produzione con cui poter soddisfare le esigenze di tutti gli operatori e prevenire il rischio di sovrapproduzione.

A valle della filiera, Stefano Fanti, direttore generale del Consorzio Prosciutto di Parma, ha infine richiamato l’attenzione sul ruolo del canale Horeca, la cui chiusura ha pesantemente condizionato il mercato delle Dop italiane.

Un settore fortemente colpito

La suinicoltura è stato uno dei settori zootecnici che più di altri ha risentito delle ripercussioni dell’emergenza sanitaria. L’entità di questo contraccolpo emerge dai dati contenuti negli articoli del professor Giuseppe Pulina e del professor Gabriele Canali, direttore del Centro di Ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza.

Una crisi epocale, che ha spinto gli operatori alla ricerca del dialogo e a una riflessione profonda sul futuro del settore suinicolo.

Veronesi, Assalzoo: «Dobbiamo puntare su giovani, digitalizzazione, green e ricerca»

Assalzoo«Occorre un Piano di sviluppo della zootecnia nazionale capace di individuare e indirizzare gli investimenti e di intercettare gli aiuti comunitari, che faccia leva su giovani, inclusione, digitalizzazione, green e ricerca, costruito sulle esigenze dei mercati, che abbia un concreto approccio alla sostenibilità e che permetta di recuperare efficienza e produttività a vantaggio di tutta la filiera», afferma Marcello Veronesi, presidente di Assalzoo.

 

 

 

 

Assalzoo: quali prospettive per la ripresa - Ultima modifica: 2020-09-24T15:11:19+02:00 da Mary Mattiaccio

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