Meat sounding: il Parlamento si è piegato alla lobby del mercato

Meat sounding
La delusione e il rammarico da parte di Assica e Unaitalia nei confronti della decisione presa dal Parlamento

“Abbiamo perso un’occasione” dichiarano Assica e Unaitalia, commentando il voto sul “Meat Sounding” del Parlamento europeo che ha dato il semaforo verde alla proliferazione di prodotti a base di vegetali che utilizzano nomi di prodotti a base di carne sollevando interrogativi fondamentali sulle informazioni fornite ai consumatori, sul nostro patrimonio culturale e sul potere del marketing moderno, che mescola valori e grandi interessi commerciali senza farsi troppi problemi.
meat sounding“Per l’industria delle carne e dei salumi italiana non si trattava di una lotta, ma di un appello al giusto riconoscimento e al rispetto del lavoro di milioni di agricoltori e lavoratori del settore zootecnico. Questi mantengono vivi i nostri comuni ed i nostri territori e forniscono ai cittadini prodotti di qualità, consumati in tutto il mondo come parte del patrimonio culinario italiano e di un’alimentazione equilibrata”, affermano i presidenti di Assica, Nicola Levoni e Unaitalia, Antonio Forlini.
“La commercializzazione di questi finti prodotti a base di carne può chiaramente indurre i consumatori europei a pensare erroneamente che queste imitazioni siano sostituti “uguali” agli originali. In effetti, la questione non è il consumo o il non consumo di carne, ma semplicemente l’importanza di dire le cose come stanno e di non sfruttare furbamente la notorietà ed il successo di altri. Va da sé che prodotti completamente diversi debbano avere nomi completamente diversi”, sottolineano Forlini e Levoni.

Meat sounding: il Parlamento si è piegato alla lobby del mercato - Ultima modifica: 2020-11-27T13:25:28+01:00 da Redazione Suinicoltura

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