Il manuale esplicativo per il benessere del suino/13

Classyfarm
Gestione dello svezzamento e corretto impiego delle attrezzature presenti in allevamento. Anche per questi due argomenti Classyfarm detta le linee guida nell’ottica del benessere degli animali

Uniamo, in questo ulteriore approfondimento del documento “Valutazione del benessere animale nella specie suina: manuale esplicativo controllo ufficiale” (elaborato nell’ambito del progetto Classyfarm) due argomenti tra loro diversi ma entrambi importanti nell’allevamento suino, le procedure corrette nel caso delle operazioni di svezzamento dei suinetti e le attrezzature meccaniche e automatiche presenti nelle strutture. Ricordiamo che parliamo del manuale pubblicato dal ministero della Salute il cui scopo principale consiste di fornire linee guida ai veterinari pubblici (valutatori) che negli allevamenti suinicoli controllano le norme sul benessere animale, e che, proprio per questa sua funzione, riporta molte informazioni che possono essere utilmente utilizzate dagli allevatori per gestire al meglio il proprio allevamento, senz’altro dal punto di vista del benessere animale, ma anche per tenere una corretta e favorevole condotta manageriale.

Svezzamento quali accorgimenti

Per quanto riguarda il primo tema, il manuale sottolinea come lo svezzamento dalla scrofa risulti una fase molto critica per il suinetto lattonzolo e più precocemente viene effettuata più ripercussioni negative sono presenti. Dunque – precisa il documento – “il valutatore si accerta di quanto dichiarato dal detentore tramite l’ispezione dei suinetti lattonzoli in sala parto, verificando la data del parto in caso di dubbio”.
La condizione non adeguata prevede un’età di svezzamento non consona, ovvero inferiore ai 28 giorni in caso di assenza di impianti specializzati e inferiore ai 21 giorni in caso di impianti specializzati. La condizione adeguata prevede un’età di svezzamento corretta, e cioè dai 28 giorni in caso di assenza di impianti specializzati; dai 21 giorni in caso di impianti specializzati.
Alcune Abms nelle scrofe (per Abms, un acronimo che in inglese suona come “animal-based measures”, si intendono gli indicatori di benessere misurabili direttamente sugli animali) possono giustificare il ricorso allo svezzamento precoce, a patto che i suinetti siano inviati ad impianti specializzati.
Comunque sia, il valutatore si accerta del rispetto della normativa, e in particolare verifica che tali impianti siano fisicamente separati dalle strutture dove sono detenute le scrofe. In caso l’allevamento ospiti solo gli svezzati è necessario verificare i “registri di carico e scarico per la congruità, tenendo conto del rispetto del vuoto sanitario. Viene chiesto al detentore che tipo di disinfettante viene usato e si chiede una bolla/fattura di controprova in caso di assenza dei flaconi in allevamento”.
Il manuale precisa anche che lo svezzamento precoce non può essere eseguito togliendo le scrofe dalla sala parto e lasciando i lattonzoli in quel locale. Come eccezione si indica che solo i cosiddetti “rescue deck” (gabbie simili a incubatrici di gruppo con linea del latte e temperatura controllata) possono essere presenti nei medesimi locali ove sono detenute le scrofe e si configurano come una sorta d’infermeria.
Inoltre, viene sottolineato come non sia possibile “effettuare tale pratica se cagiona effetti negativi sulla salute e il benessere dei lattonzoli e delle scrofe”. E in caso di dubbi, ovvero per dare evidenza ad alcune non conformità o meno, il valutatore può considerare nei suinetti svezzati alcune Abms; e nel Manuale, a titolo di esempio, si cita il caso di suinetti svezzati nei quali si riscontrino patologie enteriche in più del 15% dei box esaminati senza focolai diagnosticati.
È necessario conoscere e documentare l’età di arrivo dei suinetti svezzati e verificare che i locali di svezzamento siano fisicamente separati dalle strutture dove sono detenute le scrofe. Inoltre, dovrà essere attuato e documentato il rispetto del vuoto sanitario e l’utilizzo di un adeguato programma di pulizia e disinfezione.

Attrezzature meccaniche e automatiche

Passiamo ora alla tematica relativa alle attrezzature meccaniche e automatiche presenti negli allevamenti suinicoli, sempre dal punto di vista dei controlli sul benessere animale codificati nel manuale Classyfarm del ministero della Salute.

benessere
In questo ambito, si prendono innanzitutto in considerazione i sistemi di ventilazione forzata degli impianti, ovvero quei sistemi che consentono di gestire, unicamente, viene sottolineato, il ricambio dell’aria di un ambiente con l’esterno. Questo avviene senza l’apertura di finestre o porte, e cioè tramite condotte di ventilazione forzata, collegate con gli ambienti interni da aspiratori (per la rimozione dell’aria) e da diffusori (per l’immissione di aria nuova). In questi casi, il valutatore si accerta innanzitutto della presenza di un impianto di ventilazione forzata, e quindi che questo sia sottoposto a manutenzione periodica e che sia fornito di un sistema di riserva (generatore) che ne garantisca un adeguato funzionamento in caso di interruzione di corrente. Allo stesso modo, viene valutata positivamente l’eventuale apertura automatica di finestre, che fornisca un’opportuna ventilazione naturale in caso di guasto.

Si consiglia l’installazione di un sistema di allarme

Ma al valutatore viene anche chiesto di considerare la presenza di un sistema di allarme che avverta tempestivamente della presenza di un guasto “al fine di permettere un intervento nel più breve tempo possibile”; la finalità è sempre la stessa: salvaguardare le condizioni di benessere animale. Il Manuale precisa che gli impianti di riserva e di allarme devono essere sottoposti periodicamente a controllo e manutenzione. Inoltre, in caso di allarmi presenti solo a livello locale è necessario verificare l’esistenza di “una procedura, documentata anche con semplice diagramma, che dimostri la conoscenza di nominativi e recapiti di personale esperto a cui ricorrere in caso di necessità per il ripristino della funzionalità degli impianti”.
La condizione non adeguata prevede la presenza unicamente di ventilazione forzata (locali chiusi, privi di finestre) con assenza di un sistema d’allarme o contemporaneamente di un generatore di corrente che, in caso di guasti dell’impianto o mancanza della corrente elettrica, consenta il ripristino della ventilazione.
La condizione adeguata prevede la ventilazione naturale oppure la ventilazione unicamente forzata con sistema d’allarme e impianto di riserva.

Ispezione quotidiana per un corretto funzionamento

In allevamento, si possono poi trovare impianti automatici che possono influenzare il benessere animale. Questi dovrebbero essere sottoposti a controlli giornalieri e a manutenzioni regolari per accertarne il buon funzionamento. Qualora tali impianti siano fondamentali per il benessere degli animali, dovrebbero essere muniti di sistemi d’allarme, che a loro volta dovrebbero essere controllati per verificarne l’efficacia, al fine di segnalare tempestivamente la presenza di guasti o malfunzionamenti.
Impianti meccanici, come ad esempio, quelli deputati alla somministrazione automatica di cibo, acqua, apertura/chiusura delle finestre e smaltimento dei liquami, devono essere ispezionati, almeno una volta al giorno, al fine di verificarne il corretto funzionamento. Questo perché – come indica il manuale Classyfarm – un difetto in questi impianti “rappresenta un grave pericolo per il benessere e talvolta per la vita degli animali”. Dunque, in caso di malfunzionamenti, è necessario intervenire tempestivamente per ripristinare l’impianto; qualora questo non sia attuabile nel breve periodo, è necessario compensare in altro modo il malfunzionamento degli stessi.
Il valutatore verifica la quotidianità delle ispezioni agli impianti e le eventuali misure prese in caso di malfunzionamento. E in caso sia impossibile verificare che l’ispezione avvenga quotidianamente e continuativamente, fa fede la dichiarazione del responsabile dell’allevamento. La condizione non adeguata prevede la mancanza di regolari ispezioni giornaliere o il rilievo di una mancanza d’intervento tempestivo. La condizione adeguata prevede almeno un’ispezione al giorno. La condizione per il requisito superiore prevede la presenza di procedure documentati o manuali di buone pratiche comprensivi di istruzioni operative per gli operatori, che garantiscano il controllo giornaliero e la conservazione delle relative registrazioni.

Il manuale esplicativo per il benessere del suino/13 - Ultima modifica: 2020-11-23T10:16:08+01:00 da Lucia Berti

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