Lombardia, per quindici giorni sì allo spandimento dei reflui

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Un segnale di ossigeno per gli allevamenti in difficoltà in una delle regioni più colpite dagli adempimenti della direttiva Ue sui nitrati

Dal 7 dicembre al 10 dicembre in Lombardia è stato dato il via libera per la distribuzione in campo dei reflui zootecnici. Nel periodo dicembre-gennaio la Regione ha in programma l’apertura di finestre temporali di massimo 15 giorni complessivi, anche non continuativi, autorizzate dai “Bollettini Nitrati Straordinari” dell’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (Ersaf) per lo spandimento degli effluenti. È il primo segnale di ossigeno per gli allevamenti in difficoltà in una delle regioni più colpite dagli adempimenti della direttiva Ue sui nitrati dopo il semaforo verde dai ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali sulla deroga al divieto degli spandimenti zootecnici in inverno stabilito dalla direttiva Ue sui nitrati: tutte le regioni potranno aprire finestre straordinarie per lo spandimento di liquami e digestato anche a dicembre e gennaio, mesi nei quali l’operazione sarebbe vietata in base all’articolo 40 del Dm del 25 febbraio 2016.

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Il mese di novembre, caratterizzato da un grande numero di precipitazioni, aveva creato infatti enormi difficoltà alle aziende agricole, che, oltre a rinunciare alle semine autunno-vernine, non erano neanche riuscite a distribuire i liquami nei campi. Da qui era partita la richiesta, da parte di tutto il mondo agricolo, di poter derogare rispetto ai divieti in vigore a dicembre e gennaio.
Il provvedimento era atteso con urgenza in modo particolare in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, le regioni più vocate per la zootecnia. Ora sarà possibile utilizzare effluenti zootecnici e digestato a dicembre e gennaio anche in funzione delle semine, necessariamente ritardate ma che nei giorni di dicembre, grazie a un clima decisamente più favorevole, è stato possibile avviare.

Danni ingenti su oltre il 50% delle superfici da seminare

La situazione di ristagno idrico dei terreni a causa delle piogge continue, aveva infatti impedito di entrare nei campi per effettuare le operazioni colturali. Confagricoltura aveva stimato che i danni dovuti al ritardo o alla distruzione nelle semine in alcuni casi, come in Lombardia, avessero superato il 50% della superficie.

L’incontro a Roma ha sbloccato la situazione

La risposta positiva di Roma era arrivata al termine di un incontro che si era svolto il 4 dicembre scorso tra i funzionari del ministero delle Politiche agricole, del ministero dell’Ambiente e della Regione Lombardia, leader nella zootecnia e quindi tra le regioni più coinvolte dalla direttiva Ue sui nitrati. La palla è passata quindi alla regioni che tramite i bollettini stanno definendo le finestre all’interno delle quali sarà possibile spandere i reflui zootecnici a dicembre e gennaio. Gli spandimenti potranno essere autorizzati per 15 giorni nel mese di dicembre a seconda dell’andamento meteorologico.
«È un importante provvedimento - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi - per sostenere l’agricoltura lombarda in un contesto oggettivo di cambiamento climatico». Rolfi, aveva inviato una lettera ai ministeri delle Politiche agricole, della Sanità e dell’Ambiente, il 22 novembre scorso, per ufficializzare la richiesta di Regione Lombardia.

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Anche l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, aveva chiesto un provvedimento urgente di deroga al divieto di concimazione nel periodo invernale tramite spandimento degli effluenti zootecnici. «Come già segnalato anche dalla Regione Lombardia – aveva scritto Pan ai ministri Bellanova, Costa e Speranza - le piogge protratte di queste settimane e le attuali condizioni meteo non permettono le normali lavorazioni di stagione, tra le quali la concimazione di fondo propedeutica alle semine autunnali e invernali, necessarie a contenere il dilavamento del suolo. Inoltre, la capacità di stoccaggio aziendale si va assottigliando con la conseguenza di rischi ambientale e sanitario».

Il lombardo Rolfi chiede ora l’abolizione del divieto di spandimento invernale

«Il settore agricolo - aveva aggiunto Rolfi - vive momenti difficili con il cambiamento climatico e i ritardi delle lavorazioni. La deroga temporale per lo spandimento è pienamente in linea con la direttiva sui nitrati e mi fa piacere che i dati e le riflessioni prodotti dalla Regione Lombardia siano stati presi in considerazione da Roma. Per il futuro è necessario superare vincoli anacronistici prevedendo spandimento dei reflui unicamente a bollettino agrometeorologico come previsto da Regione Lombardia nel nuovo piano nitrati, per consentire alle aziende maggiore redditività e sostenibilità ambientale. Il quadro normativo attuale è datato e superato dal clima e dalla tecnologia. Per questo - ha concluso l’assessore - va cambiata la norma che sancisce il divieto di spandimento dal 1 dicembre al 31 gennaio, per evitare di rincorrere i problemi e consentire agli agricoltori di operare secondo normative adeguate».

Confagricoltura aveva inviato la richiesta il 19 novembre scorso

Confagricoltura valuta positivamente, come si legge in un comunicato dell’organizzazione agricola, la disponibilità dei ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole ad affrontare nell’immediato l’emergenza, per l’utilizzazione agronomica di effluenti e digestato, in cui si trovano le aziende agricole, a causa delle piogge abbondanti che hanno impedito le lavorazioni nei campi. Confagricoltura aveva richiesto la deroga con una lettera inviata lo scorso 19 novembre. Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, l’ha definita «una decisione fondamentale che permetterà alle imprese zootecniche di superare gravi problemi di stoccaggio. Come avevamo fortemente sottolineato infatti le ripetute ondate di maltempo che hanno colpito la Lombardia nel corso del mese di novembre hanno messo in seria difficoltà le imprese agricole: nelle scorse settimane, infatti, le aziende non hanno potuto effettuare spandimenti a causa delle condizioni dei terreni, pena gravi danni anche sul fronte dell’inquinamento. Garantire la possibilità di effettuare spandimenti in alcune finestre temporali dei mesi invernali – dice ancora il presidente di Confagricoltura Lombardia – permetterà alle imprese zootecniche di superare gravi problemi di stoccaggio dei reflui. I ministeri, oltre a mostrarsi disponibili a risolvere questa situazione di emergenza, hanno inoltre preso atto che le condizioni climatiche impongono ormai un aggiornamento del decreto che disciplina la materia, per rendere più flessibile il calendario dei lavori di fertilizzazione organica».

Prandini presente all’incontro di Roma

Soddisfatto anche il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che ha ringraziato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, la ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, insieme agli assessori all’agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi, del Veneto e dell’Emilia Romagna per la sensibilità dimostrata nei confronti delle sollecitazioni della Coldiretti.
«La deroga è necessaria ed urgente – aveva dichiarato anche il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo – e servono risposte positive che ci consentano di intervenire il prima possibile anche in seguito alla richiesta della Regione al presidente del Consiglio per dichiarare lo stato di emergenza che Coldiretti ha, da subito, sollecitato. Il settore agricolo vive, infatti, momenti molto difficili a causa delle piogge incessanti di questo novembre e i ritardi delle lavorazioni rischiano di compromettere la nuova stagione».

Si aggiunge l’appello di Copagri

Anche il presidente di Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, aveva sottolineato la necessità di accordare con urgenza una deroga al divieto di concimazione nel periodo invernale e allo spandimento degli effluenti zootecnici, entrato in vigore domenica 1° dicembre condividendo la richiesta avanzata in merito dall’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi ai ministeri delle Politiche agricole, dell’Ambiente e della Salute.

Bene la deroga anche per il Cai

«Il provvedimento del ministero dell’Ambiente che concede la deroga al divieto di spandimenti degli effluenti di origine zootecnica permette alle imprese agromeccaniche e agro-zootecniche di superare una grave emergenza, dettata dall’eccesso di precipitazioni che hanno caratterizzato i mesi di ottobre e novembre.” Così Sandro Cappellini, vicepresidente nazionale di Cai e coordinatore per la Lombardia. «Il provvedimento riguarda da vicino il settore agromeccanico, responsabile ormai di più del 60% delle operazioni di spandimento degli effluenti e ora sarebbe opportuno prevedere, come ha suggerito Regione Lombardia nel proprio Piano Nitrati, la possibilità di operare nei campi non secondo un calendario predefinito, ma in base alle situazioni agro-meteorologiche, in modo da non vincolare le imprese a inutili e anacronistici divieti. Allo stesso tempo, sarebbe opportuno che l’Italia, la Lombardia e le Regioni del Nord avviassero un dialogo costruttivo con Bruxelles per rivedere i limiti di spandimento: troppo spesso agli agricoltori sono addossate colpe ambientali che invece non hanno».


Che cos'è la Direttiva Ue sui nitrati

La direttiva nitrati è stata varata nel 1991 per proteggere le acque dall’inquinamento legato ai nitrati provenienti da fonti agricole. La sua entrata in vigore ha imposto la definizione, da parte dei paesi membri, di zone vulnerabili ai nitrati che devono sottostare a limiti allo spandimento dei reflui di allevamento fissati a livello Ue. Non è infatti possibile distribuire più di 170 chili di azoto per ettaro l’anno nelle zone vulnerabili, quantitativo che può raddoppiare nelle aree non vulnerabili.

Lombardia, per quindici giorni sì allo spandimento dei reflui - Ultima modifica: 2019-12-18T15:32:43+01:00 da Lucia Berti

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